Sull’emergenza sanitaria

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Care/i compagne e compagni,

la difficoltà del momento è oramai nota a tutti e vi sono delle evidenti priorità che stanno condizionando la nostra vita sociale, relazionale e politica.
In questo quadro, sotto il profilo politico, credo sia giusto sostenere l’azione di governo, riconoscendo, in particolare, i pregi dell’azione del Ministro Speranza, che, possiamo dire con franchezza, si sta distinguendo per capacità, sobrietà e senso di responsabilità: uno stile che ci appartiene sia nella sostanza che nella forma.

Per quanto riguarda noi, cittadini, è necessario e doveroso agire con comportamenti individuali responsabili. Sono assolutamente da osservare le disposizioni e le prescrizioni delle autorità competenti, supportando ciascuno di noi queste iniziative.
Lo dobbiamo fare soprattutto nel rispetto di quanti quotidianamente si stanno adoperando, fra mille difficoltà, con turni massacranti, paure e tanta dedizione ad affrontare in prima linea il problema, mettendo a repentaglio la propria salute.

Non è il momento delle polemiche, ma non è neppure il caso di eludere i problemi e neppure di scansare i futuri imminenti effetti che questa crisi sanitaria determinerà e che si aggiungera’ a quella a carattere economico.
Abbiamo un sistema sanitario universale a tutela di tutti i cittadini, ma le difficoltà nell’affrontare questa crisi non sono dovute alla sola eccezionalità dell’evento ma anche e soprattutto alla puntuale e lenta dismissione e de potenziamento del nostro servizio sanitario nazionale. Negli anni abbiamo, come sistema Paese, ridotto considerevolmente gli investimenti in questo settore, perso capacità di intervento e qualità.
Possiamo noi più di altri rivendicare con orgoglio che il nostro ministro Roberto Speranza è stato il primo ad intervenire in controtendenza, ottenendo stanziamenti considerevoli a sostegno del SSN, dando così seguito ad un nostro preciso punto programmatico.

Ora la nostra reazione si affida alla capacità ed al senso di responsabilità di coloro che nonostante le innumerevoli difficoltà si pongono con orgoglio e determinazione ad affrontare quanto accade privi di strutture, macchinari e prodotti di prima necessità.
Credo che di questo si dovrà parlare a breve, indicando con chiarezza quale strada si intenda percorrere in futuro non solo sul tema sanitario ma sul tema della qualità della vita dei cittadini tutti.
Si tratta della necessità di stabilire quali debbano essere le priorità del mondo che ci attende e che soprattutto vogliamo per coloro che seguiranno.

Un abbraccio (virtuale)
Mauro Cedarmas

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