Il Coordinamento regionale di Articolo 1 – Mdp del Fvg ha emesso il seguente comunicato in relazione al documento firmato dagli operatori della sanità regionale:
“Qui non si fa politica”, si diceva in Italia nel secolo scorso, prima della nascita della Repubblica italiana. Suona così la stucchevole risposta del Presidente del Friuli Venezia Giulia a un consistente gruppo (per altro in costante aumento) di operatori della sanità regionale che hanno chiesto una disponibilità dei nostri amministratori regionali e locali ad accogliere i bambini presenti nella nave Sea Watch da giorni a un miglio e mezzo dal porto di Siracusa, bloccata lì dalla decisione di impedire lo sbarco di 47 migranti da parte del Governo Lega-5 Stelle, cioè Salvini-Di Maio.
L’argomento principe adottato dal nostro Presidente è che gli operatori sanitari non hanno agito in questo caso da cittadini. Infatti, a suo dire, medici, infermieri, specializzandi, ecc., non possono assumere qualsivoglia iniziativa che promuova azioni in difesa dei diritti umani o favore dei più deboli, in questo caso i bambini presenti in quella nave, ancorché essi siano, in diverso grado, tutori ed esperti di uno dei diritti fondamentali proprio dei cittadini: la salute.
E, comunque, il dettato deontologico non ha albergo nella Regione Friuli Venezia Giulia, ben s’intende.
Ora, sicuramente ci penseranno i vertici delle strutture sanitarie a “mettere in riga” questi ribelli della professione. Il capo del governo regionale, infatti, scriverà, come annunciato, ai capo classe, di nomina politica, delle singole realtà sanitarie regionali per ottenere “spiegazioni” dell’accaduto.
A ben guardare, quindi, dopo le “eroiche” gesta di alcuni esponenti della Lega Salviniana, con varie responsabilità pubbliche sulle spalle, che hanno dato palcoscenico nazionale alla nostra Regione, non poteva mancare il Presidente della Regione.
Il coordinamento regionale di Articolo 1- Mdp fa appello alle forze di opposizione presenti in Consiglio regionale, perché si facciano carico di un’azione in difesa e a tutela della libertà di espressione nel nostro territorio e dei diritti fondamentali della persona”.